mercoledì 28 febbraio 2018

Ecco perché devi votare noi, e. non ascoltare certi giornalisti di radio uno.


A parte le farse  da ultimo istante della campagna elettorale, deplorevoli e meschine, fatte da esponenti di partiti moribondi, ma diobono, cosa ci vuole ad interpretare, da parte di voi giornalai da 4 cent, il concetto di governabilità? Mattarella, riservatissimo come sempre, aveva fatto una certa legge elettorale sostanzialmente filo maggioritaria che serviva a dare un risultato che favorisse la formazione di un governo di cosiddetta "maggioranza postcoalizzata". Dopo ciò, abbiamo tutti assistito al susseguirsi di governi spuntati dal nulla,  ovvero "autoeletti".che hanno sfornato leggi abominevoli, che speriamo verranno abolire il prima possibile. Bon, abbiamo esperito l'effetto dell'assicurare questa benedetta "governabilità" a tutti i costi, ricevendone in cambio formazioni di squadre di autoritari, autocratici, tagliolanti, canguranti, cangianti, ecc. . Ma se ora la Suprema Corte ha definito improbi i secondi turni, che effettivamente sono delle mere "roulette risolutive", senza alcun senso rappresentativo del volere degli elettori, qualche ragione dovrebbero averla assunta proprio in funzione dei fatti aberranti accaduti recentemente in parlamento, ove abbiamo visto togliere la parola, oppure impedire la giusta opposizione ai nostri portavoce eletti.
Questo scempio, ora, con la legge Rosati pro proporzionale, sì può e si deve evitare.
Ciò coincide con il programma di intervento legislativo che auspica il MoVimento 5 Stelle come ha sempre affermato DiBattista che ha detto "io adoro il Parlamento, che va usato da tutti i parlamentari e non boicottato dalle commissioni di maggioranza" .
Lo stesso Luigi DiMaio ha dichiarato l'intenzione di formare un governo parlamentare dove tutti devono lavorare votando, migliorando, emendando solo i temi e il programma che verrà votato dagli Italiani, ovvero quello presentato dal gruppo politico che raggiungerà la posizione di "Primo Partito" dopo lo spoglio dei voti.
Non é la spartizione di poltrone o ministeri quello che conta per la cosiddetta governabilità, quindi, bensì «l'accordo parlamentare sui temi, che verrà raggiunto solo mediante un corretto, costante e regolare lavoro parlamentare globale e non pre-commissionato dalle lobbies, lavorando tutti su tutti gli argomenti e non solo sui temi specifici delle commissioni specifiche.». La specularità dell'auspicato nuovo modo di lavoro parlamentare prospettato più volte dai Pentastellato, ma non ancora compreso daingiornalisti di radio uno, é data proprio dallo stesso sistema Rousseau, ove tutti votano una legge posta in calendarizzazione. Quale migliore sede per svolgere un lavoro comune, condiviso su tutti i temi potrebbe esserci se non proprio il Parlamento che é stato in origine proprio pensato per questo? Oltre a ciò, di grandissimo rilievo é la proposta di legge preannunciata dallo stesso DiMaio, come prioritaria, sul patto di fedeltà di mandato per ciascun parlamentare per cui chi vorrà venire meno agli impegni presi con gli elettori, dovrà in qualsiasi momento semplicemente dimettersi dalla carica parlamentare, lasciando il posto ad un altro, e tornandosene a casa senza più poter cambiare casacca o entrare in "gruppi misti" a piacimento come accade adesso.
Cosa c'è da capire quindi sul nuovo modello di governabilità democratica proposta dai 5 stelle se non che l'epoca delle commissioni di maggioranza preposte per le lobbies sono terminate e che ora inizierà l'epoca del rimboccarsi le maniche e di lavorare tutti insieme in parlamento come dovrebbe essere, e come era ai tempi in cui i nostri padri fondatori hanno costituito il Parlamento stesso?
La stessa regola dovrebbe valere naturalmente anche per il Parlamento Europeo, anche per i consigli regionali, metropolitani e comunali, come ora invece non avviene più da tempo.
Le difficoltà tecniche?  Balle inventate dai pragmatici assolutisti che hanno rovinato questo povero Paese.
Cosa dire poi di coloro che invocano una seconda tornata elettorale in caso di insuccesso a formare la classica maggioranza del sistema mattarellum?
Temerari, che vorrebbero far inferocire ulteriormente gli italiani, con un doppio costo di ricezione e spoglio dei voti.
Quindi,  é ora di cambiare ed é ora di votare perché un solo gruppo arrivi anche sino al 51%. dei voti, possibilmente. Chi resta a casa, non ha capito, non vuol capire, si autodanneggia, perche così facendo vota l'amplificazione dell'effetto maggioritario voluto dai vecchi partiti fallimentari. Vota il perpetuarsi degli effetti Monti,  Formero, Renzi, Gentiloni, ovvero il perpetuarsi di squadre impiegatizie parlamentari che altro non hanno saputo fare che applicare gli algoritmi teorici, insensati, dettati da studi teorici improbabili, avulsi da ogni valenza reale, come lo sono stati gli effetti art. 18, e la legge Formero.  Chi sta a casa, mantiene gli scempi, e non cambia. A loro, vanno solo le condanne della Vergogna, e dell' Ignavia Dantesca.
É ora di votare la nuova governabilità, unica, certa, inevitabile evoluzione del sistema assolutista che ritorna ciclicamente ad essere democratico e proporzionale.
Basta tutti contro tutti, ora tutti con il primo partito votato dagli italiani, e basta.
É questa la nostra evoluzione, é questo ciò che dovremo attuare.
Votare il MoVimento, é la cosa che più sento.
Il 4 Marzo, se vorrai cambiare.davvero questo paese rimettendolo sui binari in cui si trovava 4 decenni fa, metti la croce sull'unico simbolo che non appartiene ai vecchi partiti del centro destra o del centro sinistra o degli estremismi risoluti e violenti, inciuciati con i medesimi per formare una ridicola quanto non rappresentativa maggioranza fittizia e di mera convenienza insediativa.
Vota con la coscienza dei cittadini,  per i cittadini giovani, forti, unici ad essere già organizzati con un programma trasparente, originale e non copiato, e con una squadra preannunciata e non formata a posteriori secondo convemienza davanti al Capo dello Stato, solo per fini aggiudicativi di poltrone.
Vota la serietà, l'inflessibilità verso i corrotti, vota chi non ha inserito 26 o 28 candidati pregiudicati nelle sue liste elettorali.
Vota l'unico vero nuovo modello di organizzazione politica mai creato nella storia, formato da semplici cittadini portavoce italiani.
Buon voto e...
Ciao,
  Ermanno Faccio 

Slider

Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF