venerdì 26 giugno 2015

La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - 19-26 giugno 2015

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19-26 giugno 2015
In questo numero
 

In evidenza

 

Immigrati: Renzi e Maroni dilettanti allo sbaraglio

"Le chiacchiere tra politici di manifesta incapacità finiscono in nulla", così Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia sul nulla di fatto tre Renzi e Maroni sull'immigrazione.
"Con gli slogan elettorali e le boutade mediatiche non si va molto lontano nella soluzione dei problemi. Probabilmente la prossima puntata di "Chi l'ha visto" tratterà la scomparsa del piano B di Renzi sull'immigrazione mentre Maroni sta prendendo le misure per aprire campi profughi in Libia e affidarne la gestione ai soliti noti. Ogni soluzione semplicistica di questi due dilettanti allo sbaraglio svilisce il problema che deve essere affrontato in Europa e non con ricatti istituzionali. Certo la politica del dichiarare di questi due ha stancato: i cittadini meritano risposte urgenti", conclude Violi.

Sicurezza sui treni, non si gestisca a parole

A seguito del ripetersi di tragiche e preoccupanti aggressioni, fra cui le ultime a Villapizzone e sul treno che da Milano P.ta Garibaldi era diretto a Cremona, nei confronti del personale ferroviarie, ma anche della stessa utenza, il M5S Lombardia ha depositato un'interrogazione (scarica qui) diretta all'Assessore Regionale Infrastrutture. Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria dell'interrogazione, dichiara: "La sicurezza sui treni e nelle stazioni non si garantisce con proclami e parole al vento, né militarizzando i treni.

Occorrono azioni concrete, programmate seriamente nel tempo, di concerto fra le aziende ferroviarie, la Regione e lo Stato, ciò che evidentemente in questi anni la politica che si è alternata al Governo di Regione Lombardia e del Paese non ha fatto. Per questo abbiamo depositato un'interrogazione all'Assessore Regionale ai Trasporti che chiede di attivare una serie di azioni mirate ed adottare misure preventive per garantire il ripristino di condizioni di sicurezza nel viaggio sui treni. Per esempio, abbiamo richiesto che TRENORD rediga il Documento di Valutazione dei Rischi, d'obbligo per le aziende, e che a tutt'oggi non risulta ancora essere stato depositato. Chiediamo anche di sapere in cosa consiste il "servizio di security" attivato da Trenord nel 2015 con un investimento pari a 5 milioni di euro e sul quale non si capisce come siano stati reclutati i 63 operatori security, quali requisiti professionali abbiano, dove siano collocati, né che grado di copertura sono in grado di garantire sulle 50 direttrici ferroviarie lombarde.

Chiediamo inoltre all'Assessore Sorte di dare riscontro alla richiesta delle organizzazioni sindacali di poter consentire ai capotreni la chiusura vetture nella fascia della tarda serata, e in special modo sui treni "a rischio",  in modo da convogliare l'utenza in poche carrozze, garantendo un maggiore controllo delle condizioni di sicurezza."

"C'è poi – continua Nanni – un capitolo dedicato ai tagli delle risorse: in questi anni, è cresciuto il numero di stazioni lombarde non più presidiate, molte biglietterie sono state chiuse e sostituite da DAB, ciò in ossequio a una politica delle aziende ferroviarie tesa a risparmiare sui costi del personale. I costi indiretti che sono derivati da questa politica di tagli, però rischiano di rivelarsi superiori al risparmio di costi ottenuto dalle aziende e di avere gravi ricadute sulla collettività: infatti si sono ridotti gli standard di sicurezza, il decoro e la piccola manutenzione delle nostre stazioni lombarde" "Infine – conclude Nanni – abbiamo analizzato la situazione dei presidi Polfer in Lombardia: sappiamo che i tagli operati dallo Stato sulle forze di polizia hanno avuto gravi ricadute, in termini di risorse e di strumentazione a disposizione della Polfer. A Milano Rogoredo, grosso nodo di interscambio, non esiste un presidio Polfer e la tendenza è quella di ridurre sempre più le risorse. Con una mano si taglia per risparmiare i costi e con l'altra si vanno a caricare sulla collettività i costi onerosi della perdita di sicurezza e decoro. Questo è ciò che è stato fatto in questi anni, nonostante dal 2008 ad oggi i Comitati dell'utenza, i sindacati, le forze dell'ordine e lo stesso personale ferroviario abbia più volte segnalato le conseguenze di scelte politiche miopi sulle quali poi la politica di Governo piange lacrime di coccodrillo."

 

Tutte le famiglie meritano diritti, il convegno di M5S Lombardia - VIDEO

Mai prima di oggi i rappresentanti delle associazioni che chiedono i diritti per le famiglie omogenitoriali si sono trovati qui ad un convegno. Per la prima volta in questo palazzo finalmente si svolge un dibattito pacifico, democratico, sul tema delle nuove tipologie di famiglie. E' una risposta, la nostra, a un convegno organizzato dalla Maggioranza che proponeva un modello unico di famiglia composto da coniugi eterosessuali con figli.
 
convegno famiglieMentre, con l'evolversi dei tempi e della società, si evolvono anche le tipologie di famiglie, alcuni rappresentanti istituzionali continuano ad abbracciare una visione a 'modello unico' del concetto di famiglia intraprendendo addirittura una sorta di crociata medievale pregna di pregiudizio e con grave scollamento dalla realtà.

Nessuno dei rappresentanti dell'Esecutivo ha presenziato, nonostante gli inviti, da Maroni in giù, ne si sono degnati di ascoltare i bisogni di queste formazioni sociali che da anni fanno parte del tessuto sociale italiano. E' un atteggiamento di chiusura inaccettabile:  le Istituzioni dovrebbero adoperarsi per tutelare tutte le forme familiari garantendone la tutela dei diritti.  M5S continuerà a promuovere confronti e dibattiti in piena coerenza con l'evoluzione della società e delle tipologie familiari senza paure, né pregiudizi o inaccettabili scollature dalla realtà che un buon rappresentante istituzionale non può permettersi. È anche questo compito delle Istituzioni: favorire il confronto e l'abbattimento di assurde barriere ideologiche, arcaiche ed anacronistiche.

Iolanda Nanni, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, dichiara: Hanno affrontato e discusso le problematiche delle nuove famiglie e dei diritti: Giuseppina La Delfa, Presidente nazionale Famiglie Arcobaleno, Fiorenzo Gimelli Presidente nazionale AGEDO, Antonio Rotelli CoFondatore di Rete Lenford e Gisella Bassanini, Fondatrice e Presidente dell'Associazione Smallfamilies. Introdurrà l'evento la Consigliera Regionale M5S Iolanda Nanni. Al dibattito parteciperà anche il Senatore M5S Alberto Airola.

 

EXPO: due danni e una beffa

Messaggio da EXPO: Dimenticate tutto quello che vi abbiamo detto sulla sostenibilità e sull'utilizzo virtuoso dei mezzi pubblici! Se non venite a EXPO in auto ci tocca pagare la penale!

Ovviamente queste non sono le testuali parole uscite dalla bocca di qualche dirigente EXPO, bensì l'inequivocabile messaggio che arriva con la decisione della Società di "promuovere" i parcheggi dell'area, regalando biglietti di ingresso all'esposizione a chi arriva con la propria auto e parcheggia negli spazi Arese, Trenno o Fiera.

Farebbe ridere, se non fosse l'ennesimo paradosso: nutrire il pianeta con McDonald's e riempirsi la bocca con la parola "sostenibilità" per poi incentivare l'uso delle automobili.

La realtà è che così si prendono in giro tutti quei visitatori responsabili che lasciano a casa l'auto e usano i mezzi pubblici e si ritrovano a pagare sia la tariffa extraurbana del metro che il biglietto di ingresso, mentre chi arriva in auto ha diritto a ben due ingressi omaggio.

Una nuova voce nella lunga lista delle scelte incoerenti di Expo, dettata, questa volta, dalla necessità di far fronte allo scarso utilizzo dei parcheggi connessi al sito da parte dei visitatori, che in base agli accordi stipulati comporterebbe il pagamento di una penale milionaria da parte della società ai gestori dei parcheggi.

A proposito, alla fine sono soldi nostri anche questi, giusto?

 

Altre notizie

Consiglio regionale

Nel corso del Consiglio regionale di martedì 23 giugno si è discusso di:

Rendiconto del Consiglio regionale. "Sul rendiconto del consiglio regionale ci siamo astenuti:continuiamo ad avere perplessità soprattutto sulla trasparenza. Quello del Consiglio Regionale è un bilancio del tutto particolare, che non risente in alcun modo di tensioni sul fronte dell'entrata, non è soggetto al patto di stabilità, non ha praticamente problemi di equilibrio in quanto non prevede spese di investimento, se non di minima entità. Fino allo scorso anno nemmeno era soggetto al controllo del collegio dei revisori, anomalia finalmente sanata solo di recente", così Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia. "Per il futuro – continua – ci aspetteremmo una programmazione delle spese precisa, con lievi e fisiologici scostamenti tra gli importi delle spese di funzionamento previste e quelli relativi alle spese impegnate a consuntivo. E invece troviamo sempre risultati elevati, come i 7 milioni e 800 mila euro circa alla voce 'restituzione dell'avanzo alla giunta regionale'". "Entrando nel merito delle singole voci rileviamo l'opacità delle voci relative ai rimborsi delle spese di funzionamento alla Giunta e al 'facility management'. Abbiamo già avuto modo di criticare tale impostazione lo scorso anno, e lo ribadiamo in questa sede. La spesa per i patrocini onerosi poi, ridottasi dal 2012 al 2013, torna a salire nel 2014 a quasi 430 mila euro. In coerenza con i progetti di legge da noi depositati che ne prevedono l'abolizione, non possiamo votare a favore di un rendiconto che non veda la cifra "zero" alla voce patrocini onerosi", conclude Casalino.
 

CONSIGLIO REGIONALE DEL 16 GIUGNO 2015 - VIDEO


La Lombardia ha una nuova legge per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e per la cultura della legalità. Il Consiglio regionale ha infatti approvato all'unanimità il testo che le Commissioni Antimafia e Affari istituzionali avevano avvallato unificando tre distinti progetti (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Giunta regionale). Per il 2015 sono previsti interventi per 3,8 milioni di euro.

Tra i punti principali del provvedimento, illustrato in Aula da Stefano Carugo (NCD) e Silvana Carcano (M5S), il sostegno a iniziative di prevenzione e lotta alla criminalità organizzata e di promozione dell'educazione alla legalità. In particolare sono previsti interventi a favore delle vittime e finalizzati a contrastare i fenomeni delle truffe ai danni delle persone anziane, dell'usura e dell'estorsione. 

"Abbiamo fortemente voluto questa legge che poi ha trovato la sintesi con le altre due proposte arrivate in Consiglio e dalla Giunta – ha commentato Silvana Carcano (M5S), relatrice del provvedimento – Il concetto che deve passare è che lo stato di diritto regionale conta più dell'antistato mafioso. Siamo arrivati ad un punto in cui non dobbiamo più affidarci a degli eroi, ma a tanti "signor nessuno" che abbiano la consapevolezza del fenomeno. Per questo è fondamentale coltivare la cultura della legalità nelle scuole".
 

Commissioni Consiliari

 

III Sanità

Via libera in Commissione Sanità alla revisione del Titolo 1 e 2 della legge regionale n°33 del 2009: i rappresentanti dei partiti di maggioranza in Commissione hanno votato la riforma della governance del sistema sociosanitario lombardo, approvando i 32 articoli collegati (contrario il voto di M5Stelle). 
Gli altri 8 titoli della legge 33 (dall'art.33 all'art.121, inerenti argomenti sanitari specifici di carattere tecnico e specialistico) saranno invece oggetto di una revisione successiva che sarà affidata a un nuovo provvedimento legislativo.
Nella votazione è stato stralciato il comma 1 dell'art.6 relativo alla territorializzazione, che viene così rimandata a un allegato parte integrante della riforma stessa previsto nell'art.7, che dovrà definire la strutturazione territoriale delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST).
Tale allegato sarà portato al voto della Commissione nella prossima seduta già convocata per lunedì 29 giugno alle ore 13, così da consentire ai Consiglieri regionali del territorio ulteriori approfondimenti e valutazioni con l'obiettivo di arrivare a una proposta di suddivisione territoriale il più possibile condivisa. 
Le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) nei fatti sostituiranno le attuali 15 Aziende Sanitarie Locali (ASL) e avranno compiti di programmazione dell'offerta sanitaria, di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie, di negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie. Complessivamente la proposta tuttora in fase di valutazione prevede di istituirne otto così definite: Città Metropolitana di Milano, Insubria (Varese e Como), Val Padana (Cremona e Mantova), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo e provincia, Pavese e Lodigiano, Brescia e provincia (con eccezione della Valcamonica), ATS Sperimentale della Montagna (provincia di Sondrio, Valcamonica e altre zone montane). 
Alle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) spetterà il compito di erogare le prestazioni sanitarie e sociosanitarie: come spiegato dal Presidente della Commissione Sanità Fabio Rizzi (LN), al posto delle attuali 29 Aziende Ospedaliere, è prevista l'istituzione di 22 ASST a cui si dovrebbero aggiungere altre 5 aziende ospedaliere, tre delle quali istituite per presenza di ospedali con più di mille posti letto (Niguarda, Brescia e Bergamo) e due per la loro "particolarità milanese" (Sacco e San Paolo).
E' prevista una Agenzia di Controllo che svolgerà funzioni di vigilanza e valutazione senza interferire con l'attività delle ASST.
Via libera infine anche all'art.28 che "istituisce, nel rispetto dei termini statutari, l'assessorato unico al Welfare" nel quale si fonderanno gli attuali Assessorati alla Salute e alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità.

"L'indisponibilità totale da parte del presidente della Commissione regionale Sanità Rizzi, a riconoscere le correzioni necessarie alla Riforma della Sanità proposte dal Movimento 5 Stelle ci lascia sconcertati. Avevamo deciso di entrare nel merito delle  questioni e, come al solito, questa maggioranza si chiude a riccio e non ha l'intenzione di cambiare realmente la sanità lombarda. Siamo molto preoccupati, è di oggi la notizia dell'incompetente gestione di Lombardia Informatica dei dati sanitari dei cittadini lombardi. Con una gestione così irresponsabile si fanno solo gli interessi di chi vuole speculare sulla salute dei cittadini. Nei prossimi giorni si dovrà fare chiarezza anche su questo", così Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia, commenta i lavori della Commissione regionale Sanità. Per Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: "Con un iter legislativo a dir poco creativo stanno approvando, praticamente senza possibilità di discussione e approfondimento in commissione, il de profundis della Sanità Lombarda. Siamo presenti in commissione  per dovere istituzionale, ma contestiamo in modo totale questo metodo di lavoro che ci è stato imposto dalla Maggioranza , che continua a cambiare il testo di questa cosiddetta riforma, impedendoci di fatto di intervenire fattivamente con le nostre proposte. Le riunioni di Commissione sono solo una farsa, un paravento di democrazia che copre decisioni già prese altrove. E' evidente che il vero interesse della maggioranza è la spartizione delle poltrone, non un confronto reale su come impostare una governance sanitaria lombarda realmente efficiente".

VI Ambiente e protezione civile

All'ordine del giorno c'era il PDL 252, ovvero la seconda legge di semplificazione, che andrà in Aula a settembre. Il presidente Marsico aveva annunciato, nella seduta precedente, di volerlo votare giovedì 25, dopo averlo illustrato la settimana prima in soli 10 minuti. M5S pertanto aveva scritto una lettera al presidente chiedendo di posticipare la votazione per approfondire gli argomenti trattati (che sono vari: geotermia, VAS del piano di tutela delle acque, ARPA e infine cave).  In seduta giovedì 25 il presidente ha accolto la richiesta di M5S anche e soprattutto in virtù del fatto che l'assessore Terzi ha annunciato ulteriori emendamenti al testo, che perverranno la settimana prossima.  Si sarebbe tuttavia potuto (forse sarebbe stato doveroso) già discutere il testo e poterlo approfondire ma il presidente ha tolto immediatamente la seduta, nonostante la presenza dei tecnici di Giunta presenti per spiegare le norme contenute nel provvedimento. 

VII Cultura istruzione formazione comunicazione

Giovedì 25 giugno si è riunita la Commissione Cultura, in congiunta con la Commissione Attività Produttive e Occupazione per discutere del PDL 241 "Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia". Progetto di legge che dovrebbe presumibilmente andare in aula la prima settimana di agosto.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato diversi emendamenti, che hanno recepito i suggerimenti degli stakeholder uditi in Commissione ed in particola modo hanno voluto dar voce alle parti sociali, valorizzare la cittadinanza attiva ed incentivare lo sviluppo culturale del territorio. Il Consigliere Corbetta ha chiesto alla Giunta e ai suoi rappresentati in Commissione di fare chiarezza in merito a: 1) i punti innovativi di questo PDL rispetto a quanto già esiste a norma di legge regionale; 2) di specificare meglio la suddivisione dei fondi che verranno utilizzati per finanziare le attività previste dal PDL ed in particolar modo quanto di Fondi Europei, nazionali e risorse proprie regionali. La Giunta ha risposto dicendo che il punto innovativo del PDL sta nel fatto che esso innova alcuni principi  che mirano a creare uno stretto raccordo tra formazione ed esperienza nel mondo del lavoro, inserendo anche la novità del concetto generale di smartworking. Infine, per quanto riguarda le risorse economiche, l'innovazione del mercato del lavoro (art.2) sarà coperta con i fondi comunitari ( Asse 1 2014/2020), mentre la formazione (art. 1)   verrà coperta con: 95 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo;  90 milioni di euro a valere sul 2015 e altri 90 milioni di euro a valere sul 2016 da risorse regionali e nazionali in una proporzione del 60% - 40%.

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VIII Agricoltura montagna foreste parchi

E' stato illustrato l'approfondimento sul monitoraggio degli atti di indirizzo di pertinenza della VIII Commissione, approvati ancora nel 2014. 
E' stata votata la risoluzione sulla pesca di frodo, grosso problema che sta affliggendo il fiume Po soprattutto nella provincia di Mantova. L'emendamento presentato da M5S, che voleva vietare la pesca notturna, al fine di agevolare i controlli, è stato respinto. Il provvedimento è comunque passato all'unanimità.

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Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Seduta Ufficio di Presidenza del 22 giugno 2015.

(UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione)

Comunicazioni del Presidente (95 pagine di documentazione)
 
1. Organizzazione Plenaria CALRE e Forum Mondiale delle Assemblee legislative regionali e subnazionali: schema di deliberazione
2. Variazione di bilancio: schema di deliberazione
3. Proposta attrezzature per superare affissioni cartacee
4. Sentenza della Corte dei Conti sul ricorso presentato dal Difensore regionale
5. Nota del Servizio Assistenza legislativa e legale sulla sentenza della Corte costituzionale in tema di resa del conto da parte dei Presidenti dei Gruppi consiliari
6. Deliberazione del Comune di Mediglia su ampliamento della Ditta Mapei
7. Elezione del Consigliere Segretario della Commissione Speciale "Sulla situazione carceraria in Lombardia"
 
Informative varie (145 pagine di documentazione)
 
1. Rendiconti 2012 gruppi consiliari – attività conseguenti alla relazione dei revisori
2. Richiesta di un consigliere dei dati sulla partecipazione alle votazioni in Aula 
3. Aggiornamento attività Calre 2015 e Forum mondiale delle Assemblee legislative 
4. Lettera del cons. Saggese in merito al convegno organizzato dal M5S sul tema della tutela delle famiglie: 
5. Lettera del comune di Corbetta con ringraziamenti per gli opuscoli con lo Statuto regionale e la Costituzione: 
6. Nota del cons. Colucci per commemorazione dell'imprenditore D. Abbascià e nota del cons. Buffagni per riconoscimento al ferroviere di Trenord intervenuto per difendere il collega aggredito 
7. Nota del cons. Casalino in merito allo stato di avanzamento degli atti di sindacato ispettivo: 
8. Richiesta di una dipendente di incontrare l'UdP in merito alla contrattazione decentrata 
9. informativa su impatti organizzativi derivanti dall'attuazione della lr 6/2009 (garante infanzia e adolescenza) e del regolamento attuativo
10. Dossier sul tema delle riforme costituzionali
 
Verbale seduta precedente (7 pagine di documentazione)
 
Delibere (63 pagine di documentazione)

1) Autorizzazione al Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza ad effettuare una missione a Roma il 22 giugno 2015 per partecipare alla presentazione della Relazione annuale al Parlamento dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza. 
 
Trattasi di missione coerente con le competenze del Garante. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere regionale del M5S e segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale. 
  
Seguono una delibera di concessione di patrocinio gratuito e due di patrocinio oneroso, Casalino si è astenuto sulla prima e si è espresso conto i secondi, come da presa di posizione generale sui patrocini. 

Totale  310 pagine di documentazione.

Eventi

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF