lunedì 27 gennaio 2014

Il Marconi secondo Berlino

n. 30 27.01.2011


Giuseppe Berlino

Buonasera. La prima interrogazione riguarda un argomento che è ritornato stranamente di attualità anche a seguito di alcune mail che ho ricevuto in questi giorni che riguardano il cinema “Marconi”. La domanda è abbastanza semplice, ma credo chiara: è vero che l’Amministrazione Comunale intende ritornare sui propri passi e inserire, per l’anno 2012, il cinema “Marconi”, come bene da alienare? Corrisponde al vero, oppure no? Perché da parte di alcuni cittadini, comitati, che si erano costituiti in mesi passati, vi è questa preoccupazione. Evidentemente, da qualche parte deve essere sfuggita questa ipotesi di ritorno sui propri passi da parte dell’Amministrazione rispetto alla vendita di questo immobile. Per cui vorrei capire se sono vere queste voci, queste preoccupazioni da parte dei cittadini, se hanno fondamento.
RISPOSTA DELL’ASSESSORE FASANO
Parto dall’interrogazione riguardante il cinema “Marconi”. Premettendo che il Piano delle alienazioni lo dobbiamo ancora approvare, al momento è in valutazione l’iscrizione nel Piano delle alienazioni, per quanto riguarda il 2012, del cinema “Marconi”. Questo è anche in relazione ad un aspetto: nel 2012 scade la convenzione che attualmente regge le attività del Marconi. Ora, l’iscrizione, il ritorno, diciamo, nel Piano delle alienazioni, è in parte legato ad una serie di valutazioni che credo, poi avremo modo di approfondire nel merito, quando affronteremo il bilancio, che l’Amministrazione sta facendo in rapporto all’esigenza di trovare le condizioni più opportune per riuscire a definire un orizzonte pluriennale sul bilancio 2011- 2013 di permanenza del nostro Ente locale nel patto di stabilità. Quindi diciamo che, laddove l’anno scorso una discussione sul cinema “Marconi” era stata ispirata a un confronto tra ragioni e opportunità, che era libera da vincoli di carattere economico-finanziario, oggi stiamo di fronte ad una situazione dove la valutazione risente anche di questo tipo di vincolo economico che è stringente. Ovviamente il fatto che il cinema “Marconi” sia uno dei beni immobili di proprietà di questa Amministrazione, lo ha reso oggetto di una valutazione rispetto anche alle ipotesi di alienazione che, come ripeto, è al vaglio dell’Amministrazione Comunale in questa fase in cui stiamo ultimando la definizione del bilancio pluriennale 2011-2013 e, in questa condizione di possibilità di essere iscritto nel Piano di alienazione per il 2012, in ragione del fatto che scade la convenzione, prosegue, al momento, la nostra attività di, come dire, di sondaggio con operatori presenti sul territorio e anche di operatori di grossa rilevanza nazionale, per cercare di capire e di definire delle possibilità di rilancio del cinema “Marconi”. Quindi, questa, che è un’attività che l’Amministrazione sta cercando di svolgere già da un anno circa, prosegue, anche perché la convenzione scade nel 2012. Quindi abbiamo ancora del tempo. È vero che oggi la discussione sul cinema “Marconi, richiede un tipo di attenzione che non era soltanto quella degli scopi e delle finalità legate di per sé alle attività culturali e della funzione che potesse svolgere quella struttura nell’ambito del Piano che questa Amministrazione può darsi per quelle che sono le sue attività culturali, ma oggi, appunto quella discussione risente anche di elementi che riguardano delle scelte più cogenti sotto il profilo dell’equilibrio e della tenuta economica-finanziaria. Quindi, come dire, noi oggi, nel momento in cui ragioniamo sulle possibilità del cinema “Marconi” siamo, credo, nella prospettiva di un’Amministrazione che come larga parte dei Comuni italiani, sta cercando di fare i conti con la propria realtà. Siamo nella condizione di cercare di ragionare guardando sia sul fronte del recupero di quello spazio, rispetto alla possibilità di rilanciarlo in maniera proficua, efficace e, se è possibile, anche redditizia, ovvero, in alternativa sul fronte della considerazione di una diversa possibilità di disporre di quello spazio, ad esempio anche mettendo in conto una sua eventuale alienazione. Quindi da questo punto di vista diciamo che la valutazione, adesso, economica è una valutazione che guarda gli aspetti e il profilo del rilancio e all’aspetto e al profilo, invece, dell’impegno dentro ad un discorso più generale che riguarderà, in maniera sensibile, il Piano delle alienazioni di questa Amministrazione soprattutto sul 2012, 2013, in prospettiva tendenziale, per permettere all’Amministrazione di tenere, rispetto ai propri conti, un equilibrio economico e finanziario in grado di rispettare i criteri del Patto di stabilità. Quindi al momento la situazione è di questo tipo; ciò, ovviamente, non ci impedisce di proseguire sul fronte delle attività che finora ci hanno permesso di entrare in contatto con diversi operatori, di vagliare delle possibili ipotesi di rilancio, molte delle quali, spesso, associate a quello che è il pezzo forte, diciamo, dell’attività cinematografica della nostra Amministrazione che è “Il cinema nel parco”. Quindi, non è da escludersi che andando a definirsi, con quest’anno l’ultimo anno della convenzione “Il cinema nel parco”, si cerchi ancora di mantenere un orizzonte in cui il “Cinema nel parco” e attività del cinema “Marconi” possano essere ragionate insieme. Considerato poi, appunto, che “Il cinema nel parco” è, come dire, un’attività che interessa operatori anche di primo piano nazionale, e che noi non disdegniamo affatto quella che è stata la ricerca di prospettive credibili, fondate, fattibili economicamente e sostenibili di rilancio, eventualmente, di spazio del Marconi in rapporto al “cinema nel parco”, però a questo punto, facendosi più stringente il ragionamento economico, non possiamo nemmeno esimerci dal considerare una rivalutazione della situazione “Marconi” come bene patrimoniale, eventualmente, potenzialmente anche alienabile. Quindi, adesso ci muoviamo in questo scenario, continuiamo a ragionare sul piano della valorizzazione sapendo che abbiamo una scadenza rispetto alla quale adesso, però, come dire, abbiamo dei vincoli più stringenti di carattere economico e finanziario.

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