domenica 29 settembre 2013

Re: Fwd: Paderno Dugnano 29 settembre Grillo parla alla folla

Il giorno 29/set/2013 15:54, ermanno.faccio@gmail.com ha scritto:
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: "Ermanno Faccio" <ermanno.faccio@gmail.com>
Data: 29/set/2013 15:48
Oggetto: Paderno Dugnano 29 settembre Grillo parla alla folla
A: <ermannofaccio.5stelle@blogger.com>
Cc:

Contrario ad una costruzione di megastrada a 14 corsie che appartiene a concetti degli anni 70 ormai anacronistici il garante del Movimento 5 Stelle parla alla folla intorno a lui in diversi momenti lungo la strada a piedi davanti all' imbocco della Rho Monza ricevendo molti applausi e consensi.

venerdì 27 settembre 2013

La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - Newsletter – 20-27 settembre 2013

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Movimento 5 Stelle - Lombardia
La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - Newsletter –  20-27 settembre 2013

Editorialino

Eccoci con un’altra proposta di legge regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia le “Norme in materia di abrogazione legge Daccò”.

L’abbiamo depositata contestualmente alla confisca di 16 milioni di euro alla clinica Maugeri e alla vigilia del processo che vedrà coinvolto Roberto Formigoni perché accusato di associazione per delinquere e corruzione. Con la proposta chiediamo finalmente di mettere una pietra sopra a questa pagina nera della sanità lombarda tra arresti, processi e condanne.

Da questo punto di vista non ci bastano le dichiarazioni del presidente della regione Maroni che vorrebbe che la Lombardia si costituisse parte civile nei processi per gli scandali della Sanità e contro Formigoni: è necessario cambiare totalmente registro.

E’ in dirittura di arrivo poi, l’elaborazione di una nostra proposta di legge di revisione dell’architettura gestionale di Aler, l’istituto di case popolari. Pretendiamo uno snellimento delle procedure di assegnazione degli alloggi, totale trasparenza nella definizione delle graduatorie e una effettiva razionalizzazione dei costi.

Abbiamo avuto poi a che dire con la stampa che racconta balle sul movimento. E’ falso che siamo divisi, come vorrebbe “Il Corriere della Sera” ed è assurdo sostenere che abbiamo messo in campo l’iter per cacciare uno dei nostri cittadini-senatori come vorrebbe “Il Messaggero”. Che provino a fare informazione se gli riesce…

E mentre il Consiglio regionale traballa intendo a discutere di referendum di fusione di alcuni comuni, continua la nostra ricerca di personale. Cerchiamo un (o una) assistente alla Commissione Attività Produttive e alla Commissione Cultura.

Consiglio regionale

Fusione Comuni. Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore dei referendum di fusione di 58 comuni lombardi. In particolare, i cittadini devono partecipare, con il voto diretto, a decisioni così impattanti per la loro esistenza.

Commissioni regionali

Commissione Sanità. La Commissione Sanità ha ascoltato la presidente dell’Associazione Salute Donna Onlus che ha offerto ai consiglieri regionali un approfondimento sulle difficoltà, pratiche e psicologiche, delle donne che si ammalano di cancro. Sono arrivate alla commissione alcune proposte del Movimento 5 Stelle. Approfondimento >>

Commissione riordino delle autonomie. Il referendum è e resta la più alta espressone di democrazia diretta nell’espressione della volontà popolare. Per questo in Commissione il movimento ha chiesto che tutti i comuni coinvolti nelle fusioni possano andare a referendum. Approfondimenti >>

Mozioni, interrogazioni e interpellanze
Polizia Locale. Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha depositato una mozione che chiede al Consiglio regionale di attivarsi perché gli operatori di polizia locale siano più tutelati nell’espletamento del loro lavoro. Approfondimenti >>

Altro
·         Bene l’operazione antimafia in Lombardia.

Calendario

28 settembre – Festa a 5 Stelle a Novate Milanese (Milano).
28 settembre – Manifestazione. Segnali di fumo in Via Selvanesco (Milano).
29 settembre – Festa a 5 Stelle a Lissone (Milano).
29 settembre – Corteo per l’interramento della RHO-Monza.
30 settembre – Streaming: riunione dei portavoce in Consiglio regionale.
4 ottobre – Convegno – La Casa a 5 Stelle (Varese)
9 ottobre 2013 – Convegno Movimento 5 Stelle Lombardia. La Regione Lombardia e il consumo del suolo. Approfondimento >>
Stefano Bolognini

Ufficio stampa Mo
Vimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it
telefono: 02.67482625 - fax 02.67486810
Via Fabio Filzi, 22
20124 Milano
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sabato 21 settembre 2013

Le scuole saranno luoghi di sviluppo del pensiero


NORME TECNICHE QUADRO, CONTENENTI GLI INDICI MINIMI
E MASSIMI DI FUNZIONALITA' URBANISTICA, EDILIZIA,
ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE
TECNOLOGIE IN MATERIA DI EFFICIENZA E RISPARMIO
ENERGETICO E PRODUZIONE DA FONTI
ENERGETICHE RINNOVABILI, E DIDATTICA
INDISPENSABILI A GARANTIRE I NDIRIZZI PROGETTUALI
DI RIFERIMENTO ADEGUATI E OMOGENEI SUL TERRITORIO NAZIO
NALE.

LINEE GUIDA

I. PREMESSA
I.1
Gli spazi di apprendimento
Per molto tempo l’aula è stata il luogo unico dell’istruzione scolastica. Tutti gli spazi della scuola erano subordinati alla centralità dell’aula, rispetto alla quale erano strumentali o accessori: i corridoi, luoghi utilizzati solo per il transito degli studenti, o il laboratorio per poter usufruire di attrezzature speciali.
Questi luoghi erano vissuti in una sorta di tempo “altro” rispetto a quello della
didattica quotidiana.
Ogni spazio era pensato per una unica attività e restava inutilizzato per tutto il resto del tempo scuola.
Secondo alcuni docenti le scuole sono “anestetizzanti” (tutte uguali, abbastanza tristi, con colori spenti o casuali, e aule magari immutate da decenni) tanto da definirli “non luoghi”. Tutti gli altri spazi, interni ed esterni sono sempre stati considerati come complementari a questo.

Oggi emerge la necessità di vedere la scuola come uno spazio unico integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità in grado di accogliere in ogni momento persone e attività della scuola offrendo caratteristiche di funzionalità, confort e benessere.

La scuola diventa il risultato del sovrapporsi di diversi tessuti ambientali: quello delle informazioni, delle relazioni, degli spazi e dei componenti architettonici, dei materiali, che a volte interagiscono generando stati emergenti significativi

La struttura spaziale è interpretabile anche come una matrice con alcuni punti di maggiore specializzazione, cioè gli atelier e i laboratori, alcuni di media specializzazione e alta flessibilità, cioè le sezioni / classi e gli spazi tra la sezione e gli ambienti limitrofi (solo a volte annessi alla sezione) e altri generici, cioè gli spazi connettivi che diventano relazionali e offrono diverse modalità di attività
informali individuali, in piccoli gruppi, in gruppo.

La sequenzialità di momenti didattici diversi che richiedono setting e configurazioni diverse alunni
-docente o alunni
-alunni sta alla base di una diversa idea di edificio scolastico, che deve essere in grado di garantire l’integrazione, la complementarietà e
l’interoperabilità dei suoi spazi.

Queste necessità hanno alla base un principio di autonomia di movimento per lo studente che solo uno spazio flessibile e polifunzionale può consentire. Dunque lo spazio in cui l’insegnante avvia le attività o fornisce indicazioni agli alunni diventerà, nel segmento successivo dell’attività didattica, uno spazio organizzato per attività collaborative tra gli studenti in cui ciascuno può avere un compito
individuale che però ha un senso anche all'interno di un gruppo. Un modo di lavorare in cui le peculiarità e le diverse competenze di ciascuno sono valorizzate e ricomprese in vista di un risultato comune. In questo ambiente il docente non ha un posto 'fisso' ma si muove tra i vari tavoli offrendo il suo insostituibile ruolo di supporto e facilitazione all'apprendimento che all'interno di ogni gruppo
prende forma.

L’uso diffuso delle tecnologie permette e richiede un’organizzazione diversa dello spazio dell’apprendimento. Di qui la necessità di una progettazione i
ntegrata tra gli ambienti che potremmo definire, mutuando un’espressione dal mondo degli ambienti on line, “interoperabili”, in cui si pratica una didattica coinvolgente che non ha paura di “pareti trasparenti” che consentono la condivisione “oltre l’aula”.

La divisione dello spazio interno si concretizza in pareti con buon livello di isolamento acustico e pareti mobili, oltre alla ottimizzazione della luce naturale.

La matrice della scuola è pensata in modo da lasciare sempre una possibilità di variazione dello spazio a seconda della attività desiderata, così da trasformare la gestione dell’ambiente nella gestione della profondità di campo, del livello di trasparenza, visibilità o partizione, in un tessuto continuo fatto di piazze, sezioni, angoli di lavoro, piazze, giardini e porticati.

La flessibilità degli arredi e la polifunzionalità degli ambienti permette di aumentare il tempo di utilizzo grazie alla possibilità di riconfigurazione finalizzata allo svolgimento di attività diverse. Poter riconvertire un ambiente garantisce la possibilità di poter utilizzare uno spazio per l’intera durata del tempo disponibile eliminando i tempi morti.

D’altro canto l’eliminazione degli spazi di mero passaggio in favore di spazi sempre abitabili dalla comunità scolastica per lo svolgimento di attività didattiche, ma anche per la fruizione di servizi o per usi di tipo informale, permette di aumentare la vivibilità della scuola.

L’adattabilità degli spazi si estende anche all’esterno, offrendosi alla comunità locale e al territorio: la scuola si configura come civic center
in grado di fungere da motore del territorio in grado di valorizzare
istanze sociali, formative e culturali.

I.1.1 L’aula
Tradizionalmente l’aula è stata lo spazio unico della didattica quotidiana, un luo
go in cui il docente, posto di fronte a file di ragazzi disposti in file di banchi, trasmetteva agli studenti le conoscenze da acquisire. L’aula moderna è ancora uno spazio pensato per interventi frontali ma è ora uno dei tanti momenti di un percorso di a pprendimento articolato e centrato sullo studente. Nell’aula il docente introduce temi nuovi, fornisce indicazioni per le attività da svolgere o gestisce momenti di sintesi e valutazione. E’ lo spazio in cui il ruolo del docente si fa più esplicito e diretto e in cui si pongono le basi e si traggono le conclusioni del percorso didattico complessivo.

I.1.2 Lo spazio di gruppo
Numerose sono le strategie didattiche che prevedono l’organizzazione in gruppi di lavoro (secondo aggregazioni verticali e orizzontali), accomunate dal Coinvolgimento attivo dello studente nel processo di apprendimento. L’insegnante
, in questo spazio, non svolge interventi frontali ma assume il ruolo di
facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendiment
o” atti a favorire un clima positivo e la partecipazione ed il contributo di ciascuno studente in tutte le fasi del lavoro dalla pianificazione alla valutazione.
Dovranno dunque essere pensati spazi per i lavori di gruppo, con
arredi flessibili in modo tal e da consentire configurazioni diverse coerentemente con lo svilupparsi e l’alternarsi delle diverse fasi dell’attività didattica.
Un ambiente di questa natura deve essere in grado di essere sufficientemente flessibile da consentire, ad esempio,lo svolgimento di attività in gruppi di piccola o media composizione (ad es.in gruppi specialistici che lavorano, in parallelo, su argomenti affini), discussione e brainstorming (ad es.studenti e docente che
si confrontano sulla soluzione di problemi, condividono le conoscenze
pregresse, discutono su ipotesi di lavoro), esposizione/introduzione/sintesi a cura del docente, presentazione in plenaria di un e laborato a cura degli studenti,
esercitazioni che coinvolgono tutta la classe ecc.

I.1.3 Lo spazio laboratoria
le Il laboratorio si configura come lo “spazio del fare” e di qui l’uso del termine “atelier” , e richiede un ambiente nel quale lo studente possa muoversi in autonomia attivando processi di osservazione, esplorazione e produzione di artefatti.
Poiché i compiti di realtà, come i prodotti e le modalità organizzative, possono variare significativamente in funzione delle discipline e degli obiettivi
curricolari, con essi variano anche le risorse necessarie ad operare nei contesti laboratoriali. In quest’ottica, lo spazio fisico diviene uno “spazio attrezzabile” che accoglie strumenti e risorse per la creazione di contesti di esperienza. Ne sono esempio i contesti immersivi e le simulazioni ad alta fedeltà di situazioni concrete, anche attraverso le tecnologie digitali.

Tra le altre cose, questo “spazio del fare” deve poter accogliere attività
“hands-on” che spaziano da un lavoro di investigazione a raccolte di dati/informazioni e analisi attraverso attrezzature tecnologiche specifiche fino all’
esplorazione/mani polazione in ambienti immersivi di contesti e variabili
legate a fenomeni reali.

I.1.4 Lo spazio individuale
Nel suo percorso di apprendimento scolastico lo studente ha bisogno di uno spazio individuale e di momenti per lo studio, la lettura, in cui organ izzare i propri contenuti epia nificare le proprie attività.

Questo spazio sarà un ambiente che risponde alle esigenze del singolo, separato dall’aula e dai contesti di incontro sociale e garantirà l’accesso a informazioni e contenuti, la possibilità di utilizzare strumenti tecnologici e connettersi alla rete. Nello spazio individuale lo studente dovrà poter lavorare in autonomia
e in sintonia con i propri tempi e ritmi al di fuori delle attività didattiche supportate dal docente.

Questo è il luogo idoneo allo svolgimento di attività come, ad esempio, lo studio individuale, attività in auto apprendimento (elaborazione/esercitazioni individuali, simulazioni...), ricerche, dialogo e con fronto con il docente o e-tutor, momenti per il recupero online: il recupero del debito scolastico può essere facilitato grazie
all’uso di tecnologie di rete. Ad esempio, la scuola può mettere a disposizione
un proprio repository di risorse o utilizzare una piattaforma di e-learning oppure mettere lo studente in contatto con figure esperte collegate in videoconferenza.

I.1.5 Lo spazio informale e di relax Spazi che supportino l’apprendimento informale e il relax sono luo ghi nei quali gli studenti possono distaccarsi dalle attività d’apprendimento strutturate e trovare occasioni per interagire in maniera
informale con altre persone, per rilassarsi, o per avere accesso a risorse anche non correlate con le materie scolastiche.

In particolare lo spazio deve garantire un certo grado di privacy, definito da una serie di elementi fisici e non. Gli studenti devono godere di un adeguato comfort fisico dato da arredi –in particolare arredo “soffice”, sedute confortevoli, pouf e tappeti–e condizioni termo-igrometriche adeguate.

Molteplici sono le attività che possono essere svolte in questa area informale. Spaziano dall’accesso a risorse (libri, video, siti web), riposo/pausa, interazioni informali, gioco di gruppo, piccoli lavori manuali.

ASPETTI URBANISTICI

1 Localizzazione e qualità ambientale dell’area
In generale le aree scolastiche devono essere scelte in modo da diventare elementi di connessione per la loro naturale possibilità di diventare “civic center” e contribuire alla qualità del tessuto urbano circostante.

Devono essere individuate in zone salubri, poco rumorose, lontane da strade importanti, in situazioni orografiche favorevoli, possibilmente pianeggianti per consentire l’organizzazione di attrezzature di gioco e sportive e, se le condizioni sono difficili, le aree dovranno essere adeguatamente ingrandite.

Eventuali deroghe devono essere riservate alle zone ad alta densità urbana o in ambienti collinosi o montani.

In particolari condizioni il plesso scolastico può essere costituito da edifici situati in aree tra loro vicine, a condizione che siano a una distanza ragionevole, come un tempo di percorrenza di massimo 4- 5 minuti o poste a metri 250-300 e collegate da un percorso sicuro.

Il livello di inquinamento acustico dovrà essere valutato, secondo la normativa in vigore, in particolare ai sensi dell’art. 8 della legge 26 ottobre 1995, n. 447,
anche nelle aree esterne; si dovrà tenere conto della qualità formale dei sistemi di attenuazione sonora eventualmente necessari e della loro capacità di integrarsi positivamente con l’ambiente, utilizzando all’occorrenza barriere acustiche con verde, come giardini verticali etc.

2 Accessibilità, parcheggi, depositi
Le scuole devono essere ben collegate con la rete dei mezzi pubblici e l’accesso deve essere garantito sia dalla rete viaria che da piste ciclabili e percorsi pedonali sicuri.

Dovranno essere previsti spazi di sosta per i mezzi di trasporto scolastico e la salita e la discesa dei bambini dovrà avvenire in uno spazio sicuro, di adeguate dimensioni, che non richieda attraversamenti o non presenti situazioni di
conflitto con i percorsi automobilistici.

Dovrà essere prevista una zona di carico e scarico per una sosta di 10-15 minuti per almeno 1/4 dei posti auto previsti.

Soprattutto in zone con particolari condizioni climatiche, con climi freddi e piovosi, è opportuno prevedere una pensilina di protezione in corrispondenza del percorso all’ingresso principale.

I posti auto necessari ad uso esclusivo del plesso scolastico sono definiti in funzione della superficie lorda dell’edificio, attribuendo mq 1 di superficie di parcheggio ogni mq 5 di superficie lorda edificata ed il numero di posti auto si ottiene dividendo la superficie destinata al parcheggio per mq 25, valore
che comprende oltre allo spazio di sosta quello di manovra.

Devono essere previsti posti auto riservati ai disabili in ragione di 1 ogni 40 posti auto.

La definizione del numero dei posti auto deve essere corretta con opportuni parametri in funzionedelle caratteristiche specifiche dei luoghi e della loro morfologia: se l’area è all’interno della città storica, se in periferia, in z
one rurali, zone montane, ecc..e deve essere in sintonia con quanto previsto dalle norme urbanistiche locali e dalle leggi regionali.

Nel caso di integrazione nel plesso scolastico di strutture e servizi per la colletti
vità le aree di parcheggio dovranno essere dimensionate per la loro quota a parte e sommate a quelle di dotazione del plesso scolastico.

Per le attività sportive extrascolastiche dovranno essere previsti adeguati spazi per l’uso di mezzi di trasporto pubblici aggiuntivi con adeguati spazi per la sosta degli automezzi per il pubblico

2.7 Dati e connessione
Elemento fondante di un nuovo sistema educativo è l’accessibilità alle informazioni, alle banche dati e la possibilità di elaborarle e gestire i nuovi media e tecnologie. Questo implica la importanza di impostare una buona connessione dell’edificio alle reti dati e una buona usabilità e accesso alle reti all’interno degli spazi.

Questo implica la necessità di dotare l’edificio di ottima connessione alla rete
sia via cavo che attraverso una wifi diffusa in tutti gli ambienti, oltre che
molte prese elettriche per l’alimentazione delle dotazioni hardware (
LIM, tablet, computer, periferiche, e-book reader ecc.).

3 Gestione impianti

3.1 Manutenzione
Sono da valorizzare due tipi di manutenzione impiantistica: da un lato la gestione delle prestazioni via telematica, remota, comprensiva di controllo dei problemi e delle riparazioni in telegestione (regolazione della temperatura, della umidità, dei parametri ambientali in generale e monitoraggio del funzionamento via rete), dove la domotica consente di guidare le prestazioni impiantistiche dell’edificio in remoto oltre offrire vantaggi pratici nella gestione quotidiana (ad esempio, un solo interruttore per ‘spegnere’ tutto in uscita, un sensore per la pioggia che chiude automaticamente i lucernai); dall’altro la manutenzione pratica, fisica dei componenti, esigenza che si traduce in accessibilità delle reti impiantistiche
, in creazione di cave di distribuzione ispezionabili e accessibili, in una concezione delle reti impiantistiche che faciliti la manutenzione nel corso del tempo. Senza però sacrificare la qualità estetica dell’ambiente alla ispezionabilità impiantistica: si tratta di trovare soluzioni progettuali che difendano entrambi gli aspetti.

3.2 Monitoraggio
La domotica e i sistemi di contabilizzazione dei consumi consentono di monitorare il comportamento energetico dell’edificio, il funzionamento impiantistico,
di gestire il controllo delle spese e di ripartirlo secondo necessità.

MATERIALI

Materiali di finitura
La scelta dei materiali è fondamentale per la qualità di una architettura, ma in particolare i materiali di finitura, cioè la pelle interna e d esterna dell’edificio ne qualificano l’aspetto e le modalità di uso.

I bambini più piccoli, nella scuola d’infanzia, hanno processi cognitivi caratterizzati da una forte sinestesia, in cui un senso attiva gli altri sensi. Per questo motivo hanno un approccio alla conoscenza che utilizza tutti e cinque i sensi: sono un laboratorio sensoriale e meritano un ambiente che sia ricco,
variegato e interessante da un punto di vista sensoriale, Il paesaggio materico, cromatico, luminoso sidevono quindi caratterizzare per una marcata complessità e varietà, per supportare il bambino nel suo percorso di crescita. La dimensione sensoriale nella conoscenza perde importanza man mano che i bambini crescono, ma rimane un importante sistema di esperienza, cognitiva e ambientale.
Si ritiene quindi importante mantenere un buon livello di qualità sensoriale nel progetto, allontanandosi dal paesaggio ‘anemico’ dal punto di vista sensoriale che caratterizza le scuole italiane.

2 Materiali di costruzione
La qualità dei materiali da costruzione generano un secondo livello di qualità delle prestazioni ambientali di un edificio scolastico, sia a livello delle singole prestazioni -che sono comunque certificabili- ma anche in base a come vengono miscelati, utilizzati, valorizzati.
Ci sono componenti di durata, di manutenibilità, di sostenibilità, di costo, di estetica: tutti questi aspetti sono rilevanti ma si può sintetizzare che i materiali di una scuola devono avere una durata appropriata (non necessariamente superiore alla obsolescenza di un edificio, bensì proporzionata), devono essere protetti dalle intemperie o dall’uso se la durata può essere critica, devono avere una manutenzione facile o almeno possibile, devono avere un costo adeguato all’investimento, non devono rilasciare sostanze tossiche, non devono derivare da una filiera produttiva inquinante, devono privilegiare una provenienza locale a favore della sostenibilità e della reperibilità futura, devono consentire
assemblaggi e montaggi sostenibili, favorire un comportamento di contenimento energetico dell’edificio responsabile e rispondere ai requisiti prestazionali previsti dall’art. 3, comma 1, lettera e) della legge 26 ottobre 1995, n. 447.

E devono essere belli, cioè partecipare al progetto di identità
dell’edificio, in esterni come in interni: tra le prestazioni valutate ci deve essere anche quella estetica.

Gestione nel tempo
Oltre alla durata e alla manutenibilità, è importante che i materiali scelti comportino chiare procedure di manutenzione. Se il materiale utilizzato è innovativo o insolito, deve essere accompagnato dalle istruzioni di pulizia e manutenzione nel tempo: la sua vita non finisce a progetto completato e collaudato, ma inizia insieme all’uso.

Sono inoltre da valutare le capacità di invecchiamento dei materiali, sia a livello di permanenza della prestazione (di isolamento, di impermeabilizzazione, cromatica, ecc.) che di prestazione estetica:
alcun materiali invecchiano lentamente rimanendo quasi invariati (come il vetro, l’acciaio inox), altri invecchiano ma nobilmente (il legno, la pietra), altri invece che invecchiare si rovinano (alcune plastiche). Non si tratta di scegliere materiali che non invecchiano mai, ma di considerare il passare del tempo come un elemento della scelta progettuale.
Ne gli edifici di maggiori dimensioni saranno da prevedere piccoli laboratori per la piccola manutenzione e la conservazione dei materiali di ricambio, sia per la parte edile che per gli strumenti.

SICUREZZA
Lo spazio dei parcheggi ed i percorsi di accesso dovranno essere facilmente accessibili alle persone con difficoltà motorie ed agli ipovedenti, nel rispetto della normativa esistente.
Ogni parte dell’edificio scolastico sarà dotata ad ogni piano di servizio igienico a norma per disabili, facilmente raggiungibile ed in posizione facilmente identificabile.
Gli edifici dovranno rigorosamente rispettare la vigente normativa antisismica.
La sicurezza dai rischi elettrici sarà affidata a differenziali ed alla suddivisione degli impianti. Al fine diproteggere la complessa strumentazione informatica l’impianto elettrico sarà protetto dalle scariche atmosferiche mediante scaricatori di sovratensione. Le cucine saranno preferibilmente alimentate con energia elettrica e questo rappresenterà una sicurezza intrinseca per l’edificio.
I pavimenti delle zone che possono essere facilmente bagnate, come i servizi igienici, le cucine e le pavimentazioni esterne, dovranno essere realizzati con materiali aventi prestazioni antisdrucciolo appropriate e certificati. Anch
e in questo caso si tratta di individuare il livello di prestazione
antisdrucciolo che non comprometta le scelte estetiche ma sia appropriato alle esigenze.
Per i parapetti si consiglia di mantenere una altezza superiore a quella minima di legge, ed è consigliabile utilizzare quote di cm 115 -120 per evitare cavalcamenti.
Gli infissi dovranno rispondere alla recente normativa europea ed essere realizzati con vetri antisfondamento sia all’interno che all’esterno dell’infisso, di classe 2B2, come prescritto dalla direttiva UNI EN 12600, e di classe 1B1 per le superfici finestrate ad altezza parapetto fino a cm 90 da terra o comunque a pericolo di caduta.
I progetti dovranno rispettare i criteri di sicurezza previsti dalla normativa vigente per quanto riguarda la resistenza al fuoco delle strutture, il dimensionamento delle vie di fuga, delle scale, delle zone sicure, rispettando la resistenza al fuoco prevista nella norma citata dei materiali, con particolare attenzione ad escludere quei materiali , in genere i solanti, che bruciando producono fumi tossici.
Gli edifici dovranno essere dotati di linee-vita per tutti i lavori di manutenzione e di un adeguato piano di sicurezza per la gestione delle emergenze.
ARREDI
Gli arredi giocano un ruolo fondamentale in una architettura flessibile, attraversabile, che si modifica e vuole consentire usi e attività in continua trasformazione: è una architettura generica, che ha prestazioni hardware
di comfort climatico, di comportamento energetico, che offre un paesaggio
acustico, cromatico, luminoso, spaziale di base e che si modifica e caratterizza in base al software ambientale che si attiva: luci di accento, terminali di climatizzazione modificabili, tecnologie, dati, arredi. Gli arredi sono l’interfaccia di uso tra gli utenti e lo spazio, consentono la declinazione dell’uso:
hanno il compito di dare concretezza alle possibilità, di innescare le relazioni (come enzimi); sono i veri tools della scuola.
I tavoli sostituiscono i banchi: consentono di lavorare a piccoli gruppi, fare ricerca, spostarsi lungo iconfini dei tavoli ma anche di guardare tutti insieme la lavagna o una proiezione. Altri tavoli sono trasformabili con parti inclinabili come i tavoli delle vecchie scuole d’arte. I modi di sedersi sono vari: al
tavolo, su sedie con tavolino, su elementi morbidi o informali. Gli strumenti didattici sono contenuti in carrelli che vengono ‘estratti’ da un dispenser a seconda delle attiività. Si prevede la moltiplicazione dei supporti di comunicazione (smartboard, lavagna tradizionale, tablet, pannelli con possibilità di riposizionare i materiali, boards, ecc..), la smaterializzazione della cattedra che viene sostituita da una serie di luoghi dove l’adulto può usare gli strumenti, sedersi, depositare materiale, lavorare.Gli arredi portano nel complesso a un territorio interno ibrido, un misto tra uno studio di design e un laboratorio
artigianale, tra una bottega rinascimentale e un aeroporto.
Gli arredi consentono di creare spazi di gruppo, spazi laboratoriali,
spazi individuali, spazi informali e di relax con componenti di reversibilità: valorizzano la capacità evolutiva della scuola e contribuiscono in modo determinante non solo al funzionamento ma alla definizione della sua identità estetica: raccontano e supportano un nuovo modello educativo e risultano quindi centrali nel processo progettuale.

venerdì 20 settembre 2013

La settimana di M5S Lombardia - Newsletter – 13-20 settembre 2013

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Movimento 5 Stelle - Lombardia
La settimana di M5S Lombardia - Newsletter –  13-20 settembre 2013

Editorialino

Abbiamo eletto la nuova capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia: Paola Macchi. Paola subentra a Silvana Carcano e l’avvicendamento, esattamente come per i portavoce del Movimento 5 Stelle della Camera e del Senato e in linea con quanto annunciato a inizio legislatura, vuole interrompere la personalizzazione e la professionalizzazione della politica che negli ultimi anni ha portato alla deriva il Paese.

Per il movimento il rappresentante istituzionale è portavoce delle istanze dei cittadini e del territorio.  Nel Movimento 5 Stelle nessuna carica è a vita!
Questa settimana poi ci ha fatto sorridere e abbiamo sostenuto, nonostante le distanze politiche siderali che ci separano, il vice presidente della Regione Lombardia Mario Mantovani del PdL che afferma che è necessario decapitare gli stipendi d’oro dei dirigenti regionali. Noi lo abbiamo ripetuto allo sfinimento ma Mantovani dovrebbe passare dalle parole ai fatti

Comunque Mantovani continua a darci grattacapi e visto che occupa illegittimamente due poltrone, quella di sindaco di Arconate e quella di consigliere regionale, gli abbiamo inviato una video lettera

Abbiamo poi fatto polemica sulla nomina del consigliere regionale del gruppo Fratelli d’Italia Francesco Dotti nel consiglio di sorveglianza di Lombardia Informatica s.p.a.  Secondo fonti di stampa lo stesso Dotti risulterebbe, dal giugno scorso, iscritto nel registro degli indagati per il cantiere del nuovo Lido di Argegno, in provincia di Como. Tra le contestazioni mosse vi sono presunte – e gravi – violazioni urbanistiche e paesaggistiche.

Abbiamo infine sostenuto il nostro no ad una extra tassazione per le medicine omeopatiche e alternative, chiesto le dimissioni immediate del sindaco di Montichiari che è finita agli arresti domiciliari e richiamato la regione ad impegnarsi per ovviare  alla chiusura degli stabilimenti della Riva Acciai.

I lavoratori, che non hanno alcuna responsabilità nel disastro ambientale dell’Ilva di Taranto, non devono pagare il doveroso risanamento degli impianti e la bonifica dell’acciaieria.

Consiglio regionale

Aler. In Consiglio regionale i portavoce regionali di M5S Lombardia hanno sostenuto che per Aler è urgente e necessaria una riforma strutturale organica. Approfondimenti >>

Carceri. Il Consiglio regionale lombardo ha approvato una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, e condivisa da tutti i gruppi politici, per disporre la messa a punto di linee guida da applicare nei controlli semestrali delle Asl nelle carceri lombarde. La mozione chiede che le rilevazioni siano centrate sul rispetto dell’individuo, sul reale stato di salute di ogni singolo detenuto e non solo sulla vivibilità delle nostre carceri. Approfondimento >>

Ospedale Sant’Anna di Como. I portavoce del Movimento 5 Stelle Lombardia hanno sostenuto una mozione, approvata oggi dal Consiglio regionale, che ha l’obiettivo di chiedere la convocazione del collegio di vigilanza al fine di valutare un accordo di programma più equo rispetto alla destinazione dei fondi provenienti dalla gestione del parcheggio dell’Ospedale Sant’Anna.

Pedemonatana.  Il Consiglio ha approvato una mozione del Movimento 5 Stelle Lombardia che invita la Regione Lombardia a chiedere alla società Pedemontana un piano di caratterizzazione finalizzato alla bonifica delle aree contaminate dalla diossina dell’ICMESA di Seveso e interessate al passaggio dell’autostrada. Approfondimento >>

Commissioni regionali

Commissione Istruzione e cultura – Il Movimento 5 Stelle ha chiesto che venga aperto un tavolo discussione che affronti la problematica urgente dei buoni scuola e della dote scuola. E’ evidentissimo lo squilibrio nella destinazione di denaro pubblico per l’accesso allo studio in Lombardia per le famiglie che mandano i figli alla scuola privata e alla pubblica. Approfondimento >>

Commissione Territorio e Infrastrutture -  La Commissione ha ascoltato, su richiesta dal Movimento 5 Stelle, i comitati brianzoli che si oppongono alla realizzazione di Pedemontana. All’audizione, tra le iniziative del Movimento per ricominciare a portare nelle Istituzioni la voce dei cittadini, dei comitati e delle associazioni che operano direttamente sul territorio, partecipano, tra gli altri:  i comitati Cives, Cesano per noi, Legambiente Desio, il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza. Approfondimento >>

Commissione Ambiente e Protezione Civile – M5S Lombardia non ha partecipato al voto sul piano cave di Bergamo Il Piano Cave della Provincia di Bergamo è stato approvato nel 2008 senza aver eseguito la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), come imposto dalla Direttiva Europea 2001/42/CE e dal D. Lgs. 152/2006Prima di qualsiasi votazione è  prioritaria la VAS del Piano Cave di Bergamo. Approfondimenti >>

Calendario

21 settembre 2013 – Festa a 5 Stelle – Casorate Primo (PV)
22 settembre 2013 – Manifestazione – No pedemontana
26 settembre 2013 – Gruppo di Lavoro – Attività produttive
27 settembre 2013 – Conferenza – Migrare a Liberoffice
27 settembre 2013 – Gruppo di Lavoro - Sanità
8 ottobre 2013 – Convegno Movimento 5 Stelle Lombardia. La Regione Lombardia e il consumo del suolo. Approfondimento >>
 
Stefano Bolognini

Ufficio stampa Mo
Vimento 5 Stelle Lombardia - www.lombardia5stelle.it
telefono: 02.67482625 - fax 02.67486810
Via Fabio Filzi, 22
20124 Milano
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mercoledì 18 settembre 2013

Facciamo in fretta

Invito con preghiera di diffusione 

Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha il piacere di invitarLa al convegno: 

Facciamo in fretta!
 
Proposte per un governo sostenibile dei territori lombardi e il contenimento del consumo di suolo
 
9 ottobre 2013 | 17.00-20.00 | Sala Pirelli, Primo piano | Milano, ingresso da via Filzi 22
 
Introduce e modera
Gianmarco Corbetta
Portavoce regionale del Movimento 5 Stelle
 

Invito con preghiera di diffusione - M5S Lombardia. Convegno:il consumo del suolo e il governo sostenibile dei territori lombardi - Regione Lombardia

Movimento 5 Stelle - Lombardia - Ufficio stampa
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Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha il piacere di invitarLa al convegno: 

Facciamo in fretta!
 
Proposte per un governo sostenibile dei territori lombardi e il contenimento del consumo di suolo
 
9 ottobre 2013 | 17.00-20.00 | Sala Pirelli, Primo piano | Milano, ingresso da via Filzi 22
 
Introduce e modera
Gianmarco Corbetta
Portavoce regionale del Movimento 5 Stelle
 
Viviana Beccalossi
Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia
 
Massimo De Rosa          
Vicepresidente della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati
 
Damiano Di Simine
Presidente di Legambiente Lombardia
 
Andrea Arcidiacono
Ricercatore del Politecnico di Milano
 
Luca Imberti
Presidente INU Lombardia
 
Roberto Mangiavacchi
Responsabile della Commissione edilizia e territorio di ANCE Lombardia
 
Domenico Finiguerra
Promotore della campagna e del movimento nazionale “Stop al Consumo di Territorio”
 
Daniele Cassanmagnago
Assessore alle Politiche di Governo del territorio del Comune di Desio
 
Emanuele Garda
Urbanista
 
 
Si prega di voler confermare la propria presenza all’indirizzo e-mail: cinzia.moraldo@consiglio.regione.lombardia.it
 
Locandina del convegno in formato PDF | Locandina del convegno in formato JPG
 
---
 
Movimento 5 Stelle Lombardia | Gruppo consigliare Regione Lombardia
Segreteria organizzativa: Cinzia Moraldo - Emanuele Garda | tel. 02.67482623 - email cinzia.moraldo@consiglio.regione.lombardia.it
Stefano Bolognini

Ufficio stampa Mo
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lunedì 16 settembre 2013

La settimana di M5S Lombardia - Newsletter – 6 -13 settembre 2013

Movimento 5 Stelle - Lombardia - Ufficio stampa
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Movimento 5 Stelle - Lombardia
La settimana di M5S Lombardia - Newsletter –  6-13 settembre 2013

Editorialino

Settembre: giusto il tempo di condannare duramente un raduno nazifascista ospitato in Lombardia, e di scendere in piazza a Cantù a fianco di ANPI, che abbiamo ricominciato a portare la voce e gli obiettivi del movimento in Consiglio regionale, il 10 settembre, con la discussione di mozioni, risoluzioni e interrogazioni.

Abbiamo chiesto la riapertura del nucleo DIA di Malpensa, ancora serrato nonostante le promesse di Maroni & C. Allo stesso modo abbiamo chiesto che Palazzo Ghislanzoni a Lecco resti aperto al pubblico e che continui ad ospitare le associazioni di terzo settore. In entrambi i casi, come risposta abbiamo ottenuto dalla Maggioranza l’ennesimo bla bla bla di promesse, rimandi e impegni per il futuro. Ma ancora nulla di concreto da una Giunta che vende fumo e che continuerà a farlo.

Sul tema dell’agricoltura abbiamo espresso forte contrarietà alla PAC, la riforma della Politica agraria comune. Per il Movimento 5 Stelle Lombardia  l’agricoltura lombarda deve allontanarsi dal modello intensivo dello sfruttamento del suolo e imboccare la via dell’incremento della agricoltura biologica, della filiera corta, della multifunzionalità delle imprese agricole, dell’accrescimento delle competenze economiche degli agricoltori e della auto-trasformazione dei prodotti.

Abbiamo poi ottenuto una piccola vittoria, nell’ambito della limitazione delle discariche sul territorio, con il voto favorevole di tutto il consiglio ad una nostra mozione che renderà il comune di Montichiari, in provincia di Brescia, un luogo di studio per individuare gli indici di pressione delle discariche e per l’individuazione delle zone sature, proprio come il comune bresciano.

L’attività del movimento è proseguita anche fuori dal consiglio regionale.

Abbiamo presentato il nostro (e vostro) primo ricorso al TAR, il Tribunale amministrativo regionale, per l’acqua pubblica nella provincia di Monza. Chiediamo che sia impugnata la delibera dell’ATO di Monza e Brianza che ha affidato a Brianzacque la gestione del Sistema Idrico Integrato, nonché tutti gli atti susseguenti. Consideriamo infatti  la delibera del tutto illegittima. La società, a nostro modo di vedere, sta operando infatti in barba alla normativa italiana e comunitaria. L’acqua brianzola deve rimanere pubblica.

Abbiamo poi scritto e inviato un appello al Prefetto di Milano perché risolva la farsa delle poltrone dell’Assessore alla Sanità lombarda Mario Mantovani che è illegalmente sia Sindaco di Arconate che Consigliere Regionale, nonché assessore… Mantovani è il perfetto rappresentante di una Casta dei politici saldati (illegalmente) alle poltrone.

Infine abbiamo denunciato i risvolti paradossali del tavolo di confronto sulla Rho-Monza, un mostro di asfalto che i cittadini e il Movimento 5 Stelle, non vogliono. La stessa maggioranza Pdl e Lega che ha portato avanti l’opera, che Governa la Regione, che siede negli uffici ministeriali e che governa numerosi comuni dai quali dovrebbe passare quella colata di asfalto, si è comportata in modo schizofrenico. Noi continueremo a ribadire il nostro no all’opera, e stiamo studiando una iniziativa giudiziaria per fermare i cantieri.

Abbiamo anche chiesto (e ottenuto) una onorificenza regionale a due giovani di Bergamo che hanno salvato due vite umane da un’auto in fiamme e segnalato alla stampa il rischio chiusura dei punti nascita in regione.

Resta infine aperto fino al 18 settembre il nostro bando di ricerca per un segretario o una segretaria per una sostituzione di maternità. Al 13° piano del Pirellone, presto, arriverà un fiocco azzurro.

Interrogazioni | Interpellanze | Risoluzioni

Più protezione, con una risoluzione, per Giulio Cavalli. Giulio Cavalli, uomo di cultura, attore, scrittore impegnato nella lotta al crimine organizzato in Lombardia vive da tempo sotto scorta perché nel mirino delle cosche calabresi con la complicità di parte della politica lombarda.  Luigi Bonaventura, un ex boss della cosca crotonese Vrenna-Bonaventura, ha rilasciato, negli ultimi tempi, ben due interviste (qui equi)  nelle quali denuncia, ancora una volta, il pericolo in cui versa Cavalli. Approfondimento >>

Tromba d’aria a Cremona. Con una interrogazione chiederemo contro all’Assessore all’agricoltura Gianni Fava delle promesse agli agricoltori di Cremona e provincia danneggiati da una tromba d’aria. Gli agricoltori aspettano ancora, come denuncia un nostro video, l’intervento della regione. Approfondimento >>

Dote scuola per gli studenti lombardi. Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha depositato in Consiglio regionale una interrogazione a risposta immediata in aula sul tema della distribuzione della “dote scuola” la cui erogazione è stata messa in dubbio, nei giorni scorsi, dalle dichiarazioni rilasciate dell’ Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. Approfondimento >>
 
Stefano Bolognini

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF